venerdì 26 giugno 2015

Il mestiere di capo è un mestiere difficile


Il mestiere di capo è un mestiere difficile:
Hai ancora molto da imparare; esiste una psicologia del comando che non è contenuta nei libri e solo l’esperienza personale può dare.
Sii umile e prudente, osserva, domanda consiglio.
Non credere di vedere tutto, di possedere tutto, di sapere tutto, non immaginarti che prima di te non sia stato fatto nulla e che tutto dovrà cambiare d’incanto perché finalmente sei giunta tu.
L’arte più delicata è quella di guidare gli uomini, dice il proverbio, e tu stessa te ne accorgerai presto.
Il mestiere di capo è un mestiere che impegna:
Non si appartiene più a se stessi ma corpo ed anima agli altri, alla causa che si è assunta ed alla missione da compiere. Si ricevono talora colpi duri, tanto più dolorosi in quanto vengono da coloro sui quali si pensava di potersi appoggiare.
Si constata, in qualche circostanza in modo drammatico, la stretta connessione tra autorità e responsabilità.
Il mestiere di capo è un mestiere bello:
Perché obbliga chi detiene una particella di autorità a rendersene degno.
E’ l’alto servizio dei nostri fratelli in umanità; non permette di rimanere a lungo mediocri e, per poco che tu abbia cuore, ti condurrà a superare te stessa.
Credi in questo mestiere e qualunque cosa succeda, impegnati a fondo.
Grazie a te ci saranno persone per cui la vita diventerà più bella e più feconda.
Grazie a te ci sarà un po’ più di felicità sulla terra e in ogni caso un po’ più di ideale.
Nel compimento della tua missione tanto esigente, a volta a volta crocifiggente ed esaltante, pensa che non sei mai sola: pensa a Colui in nome del quale, in fondo, hai ricevuto l’autorità, cioè il potere di comandare.
Nelle ore dure domandagli con confidenza luce e forza, nelle ore luminose fa salire a Lui con riconoscenza la gioia della tua anima".



Dal giornale di Fuoco del Milano IX,
Il Trifoglio, AGI, n 7 ott.-nov.1965,

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